Gentili utenti, si comunica che a seguito del Decreto Legge n. 139 dell’8 ottobre 2021 gli spazi della Fondazione Ivano Barberini sono tornati disponibili alla massima capienza e non è più necessaria la prenotazione; rimangono obbligatori il possesso del green pass e l’utilizzo della mascherina.
Si ricorda che non tutti gli archivi sono disponibili presso la sede di Via Mentana, per questo tipo di consultazione è bene inviare una mail a info@fondazionebarberini.it per concordare un appuntamento.
Diesis Network e Fondazione Barberini insieme per l’economia sociale e cooperativa in Europa.
Le cose che si fanno: una serie di eventi online dove Fondazione Barberini e Diesis Network avviano un dialogo sulle tematiche chiave dell’economia sociale e cooperativa in Europa e nel mondo. Primo appuntamento il 21 ottobre con “L’Europa e il piano di azione a sostegno dell’Economia Sociale”; a seguire approfondimenti sui sistemi alimentari sostenibili, le comunità energetiche, il platform cooperativism. La collaborazione tra Fondazione e Diesis porterà inoltre alla pubblicazione di una collana di quaderni di approfondimento su tematiche europee, tradotte e commentate per il contesto italiano.
Conferenze, incontri e visite guidate per riscoprire la memoria del Novecento.
Dal 6 ottobre prendono il via le iniziative organizzate per “Archivi e memorie femminili tra cooperazione e agricoltura”, serie di incontri dedicati alla memoria del Novecento organizzati da UDI, Istituzione Villa Smeraldi – Museo della Civiltà Contadina, Fondazione Barberini, Bologna Musei, Fondazione 2000 e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.
Presentazione del progetto mercoledi 6 ottobre ore 17.30.
“Instancabile costruttore di idee utili e importanti per lo sviluppo del movimento cooperativo e democratico del nostro Paese. Rappresenta con immutato entusiasmo un punto di riferimento per tante cooperatrici e cooperatori, capace di offrire suggerimenti, consigli e soprattutto soluzioni semplici a problemi difficili. Possiamo dire che Luciano Calanchi rappresenta una formidabile sintesi della prassi cooperativa fatta di identità e concretezza, valori ed efficienza, solidarietà e cambiamento.”
Con questa motivazione Luciano Calanchi riceve, nel 2008 il premio “Cresciuti con Bologna”, riconoscimento al lavoro della cooperazione.
Nato a Bologna il 1 giugno 1928 in una famiglia di braccianti agricoli, lavoro che svolge fino alla fine della seconda guerra mondiale, studiando da autodidatta, corsi serali e studi di economia politica. Tra il 1951 e il 1954 è funzionario del Partito Comunista Italiano, frequentandone la scuola di formazione.
Fa il suo ingresso nel movimento cooperativa come funzionario della cooperazione agricola nella provincia di Bologna e nel 1957 diviene membro dell’ufficio organizzazione della Federcoop di Bologna. Nel 1960 è nominato vicepresidente dell’Associazione Provinciale delle Cooperative di Consumo di Bologna e nel 1963 presidente del Consorzio Provinciale delle Cooperative di Consumo; dal 1964 è anche presidente della cooperativa La Bolognese, per la quale studia un progetto di riorganizzazione che la porta al pieno risanamento economico già nel 1967.
Nel 1974 e fino al 1976 è responsabile del settore organizzazione dell’Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumo e dal 1976 al 1980 ricopre l’incarico di vicepresidente di Coop Italia; nello stesso anno ricopre anche il ruolo di vicepresidente del Consorzio Interregionale delle Cooperative di Consumo.
Tra 1984 e il 1988 presiede l’Azienda Municipalizzata per l’Igiene Urbana di Bologna e quindi, tra 1989 e 1997 è presidente di Fi.Bo, Finanziaria Bolognese S.p.A.; mentre tra 1991 e 1997 è presidente di Assicoop e infine presidente di Finprest.
Luciano Calanchi ha indicato, col suo lavoro, come la mutualità, lo scambio e la centralità delle persone siano la vera ricchezza del movimento cooperativo e come le relazioni e la capacità di dialogare siano la chiave per aprirsi alla possibilità di cooperare.
La Fondazione Barberini alla 3a edizione dei Dialoghi di Pandora Rivista Festival
Lunedi 13 settembre 2021 in Palazzo d’Accursio a Bologna la Fondazione Barberini partecipa all’incontro “Le frontiere del welfare” all’interno della 3a edizione dei Dialoghi di Pandora Rivista Festival. Approfondiremo i temi del welfare digitale insieme ad Anna Fasano presidente di Banca Etica, Giovanni Ginocchini di Fondazione Innovazione Urbana, Riccardo Prandini di Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e Paolo Venturi di AICCON.
Master Universitario di I Livello in Economia della Cooperazione.
Sono online le informazioni sul corso finalizzato alla formazione dei dirigenti, quadri e funzionari del Movimento Cooperativo, e dei futuri imprenditori sociali. La Fondazione Barberini ne è partner insieme a AICCON, Alleanza delle Cooperative Italiane, Associazione Generale delle Cooperative Italiane, Confcooperative e Legacoop.
Il Corso si tiene sotto la Direzione del Prof. Flavio Delbono.
Tra le sfide proposte c’è anche quella presentata dal Centro di Documentazione sulla Cooperazione in collaborazione con La Prossima Generazione che invita i partecipanti a “immaginare luoghi e modelli di cooperazione per le comunità urbane del futuro”.
Nel corso della mattinata di domani interverrà, proprio su questa sfida, per ispirare gli oltre 50 ragazzi suddivisi in 12 team, il professor Stefano Zamagni docente all’Università di Bologna e alla Johns Hopkins University oltre che Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.
Ai ragazzi, ai docenti e partecipanti va il nostro Buon Futuro!
Gli eventi in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna
Nella ricorrenza dell’8 marzo il Centro ha programmato la pubblicazione del podcast “Chi raccoglie, semina” – dedicato al diritto al voto delle donne – e la realizzazione di un evento online per la presentazione del libro “Il coraggio delle donne” di Dacia Maraini e Chiara Valentini.
Ecco i dettagli delle due iniziative:
Il podcast: Chi raccoglie, semina
Si tratta del varo del primo podcast di una serie che ha lo scopo di rendere di pubblico dominio documenti raccolti nel Centro, fatti seguire da interviste che ripensano il tema in chiave contemporanea.
Il primo podcast si concentra sulla condizione femminile e prevede:
la lettura a cura di Marinella Manicardi di un documento tratto dall’archivio di Fedra Grazia (UDI) figlia di Verenin Grazia.
Si tratta del testo di una trasmissione radiofonica dell’UDI andata in onda nel 1945 e parla di diritto al voto delle donne
seguita da due interviste a Eloisa Betti responsabile scientifico archivi UDI e a Katia Graziosi presidente di UDI Bologna