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Ragazze per sempre. Storie di donne nella Resistenza
Memoria in scena – Gustavo Trombetti, storia di un eroe invisibile
Presentazione del libro La democrazia delle donne di Laura Orlandini
Ci ha lasciato Giancarlo Pasquini
Che carte abbiamo in mano?
Dal 1945 all’articolo 45 della Costituzione – Rassegna libraria e cinematografica

La Fondazione ha uno sguardo bifronte. Come un Giano, guarda al passato e al futuro: alla memoria e all’immaginazione. Pensiamo che oggi sia indispensabile questo andirivieni, per scongiurare un doppio pericolo: l’iconoclastia della cancel culture e l’idolatria del “non c’e’ alternativa”.
Immaginazione
C’è una frase di Einstein che ci sta a cuore: “L’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l’immaginazione abbraccia il mondo, stimolando il progresso, facendo nascere l’evoluzione.” Il movimento cooperativo nella sua ultracentenaria storia, ha saputo immaginare l’inedito. Pensiamo possa e debba ancora farlo attraverso la ricerca, l’apprendimento, la diffusione del sapere e il fare cooperativo.
Memoria
Raccogliamo tracce del fare operoso della cooperazione. Tracce a cui togliere polvere e che possano alimentare le sfide future del fare cooperativo. Tracce da “sbloccare” per farle diventare “attivatori” di memoria e nuove traiettorie inscritte nella contemporaneità. Ecco che un documento del passato, una fotografia, una figura storica, una testimonianza audio possono diventare motivo di narrazione da arricchire con un severo inquadramento storico. Perché lo sappiamo: storia e memoria non coincidono mai.

C’è mondo oltre il nostro perimetro e quello dei nostri soci. Un mondo con cui vogliamo conversare perché pensiamo sia finito il tempo dell’autosufficienza. Gli Amici della Fondazione sono questo mondo vasto, che va dalle reti lunghe dell’Alleanza internazionale delle Cooperative a quelle di prossimità dei territori che attraversiamo. Reti di istituzioni e reti di persone.
Soci












