I quaderni della Fondazione Barberini nascono con l’intento di indagare o approfondire, di accendere un riflettore o perlustrare un tema o un aspetto del nostro vivere civile.
Come nella tradizione dei “quaderni” non ci sarà periodicità ferrea, ma ferrea e ostinata sarà la volontà di guardare con curiosità il mondo che cambia. Provando a fare la nostra parte per cambiarlo in meglio. Il baricentro delle riflessioni sarà cooperativo, ma senza preclusioni e settarismi e permeabile a contributi e ibridazioni. Strumenti quindi di ricerca, discussione e confronto aperto per continuare a “cercare ancora” fino a farlo diventare programma di lavoro.
Il primo quaderno affronta il tema dell’abitare: “Next Housing. Evidenze, strumenti e modelli di offerta”.
Il disagio abitativo sovente viene affrontato dal versante strutturale dell’immobile: dimensione degli ambienti, distribuzione degli spazi, qualità costruttiva, oppure sul piano economico e quindi sulle difficoltà di sostenere le spese legate al pagamento del canone di locazione.
Tuttavia, per meglio comprendere le condizioni in cui versano le famiglie e i bisogni che esprimono, occorre allargare questo sguardo e prendere in considerazione anche altre tipologie di criticità e “debolezze”. Nomisma, Coopfond, Legacoop Abitanti e FinAbita hanno scattato una fotografia delle famiglie attraverso un’indagine campionaria rappresentativa della popolazione italiana, che ha evidenziato tre differenti tipologie di debolezze: si va dalla “debolezza economica”, alla “debolezza abitativa”, fino alla “debolezza sociale”. Tre tipologie di debolezze che manifestano dunque criticità ed esigenze abitative a cui l’offerta cooperativa vuole cercare di dare nuove risposte.