Una collana attraverso cui provare a immaginare la cooperazione nel terzo millennio. Cercando nelle faglie e nelle tante transizioni della contemporaneità, i luoghi di senso, di distintività e di vantaggio competitivo del modello cooperativo.
La visione della Fondazione Barberini si muove lungo due traiettorie riassunte nello slogan che accompagna il suo logo: memoria e immaginazione. La memoria volta a conservare documenti di un ideale archivio d’impresa collettivo che ha come perimetro potenziale l’intera cooperazione italiana. E poi l’immaginazione, quella facoltà necessaria per essere ancora agenti del futuro, nel presente. La nascita della collana Trasformazioni cerca di interpretare questa seconda traiettoria.
Il primo volume della collana è il libro Transizioni urbane cooperative , frutto del lavoro congiunto di Legacoop Sociali e Legacoop Abitanti e si avvale del supporto scientifico del Politecnico di Milano per rispondere a una domanda semplice e potente nello stesso tempo: “si può vivere meglio insieme”?
La risposta del libro è in una proposta di welfare abitativo che, dopo aver inventariato i progetti cooperativi di rigenerazione urbana, propone una sorta di toolkit con strumenti operativi e di assessment indispensabili non solo per le cooperative, ma anche per le Pubbliche amministrazioni, il legislatore e gli investitori.
Tutti chiamati a co-progettare, anche attraverso le forme dell’abitare, una Città con la maiuscola e connessa al suo etimo latino: Civitas.