Banche dati

Banche Dati

In questa sezione può essere effettuata una ricerca approfondita nelle banche dati realizzate dal Centro di documentazione sulla cooperazione e l’economia sociale dalla sua costituzione ad oggi

Rivista La Cooperazione Italiana 1887-1980

Rivista pubblicata dal 1887, la versione digitale comprende le annate dal 1887 al 1980 ed è stata realizzata nel 2011 con un progetto del Centro in collaborazione con l’IBACN della Regione Emilia-Romagna.

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“La cooperazione ha finalmente anche in Italia un giornale che ne propugnerà i molteplici interessi, che accoglierà le forze sparse, che sarà il tramite delle associazioni per comunicare tra loro, per aiutarsi di consigli e di conforti; che infine, rincuorando gli incerti, illuminando i dubbiosi, gioverà a suscitare fra quanti lavorano un nuovo fervore di bene, diffondendo ovunque i principi del reciproco amore. Questa rivista intende essere un campo aperto a tutte le idee oneste e pratiche che hanno per iscopo il miglioramento economico delle classi lavoratrici, il quale non si può ottenere fuorché con l’istruzione e coll’unione delle piccole forze che dà a chi non ha, che non esercita violenza ma si espande con la persuasione e coll’esempio, è per noi la cooperazione, che crediamo destinata a trasformare i rapporti tra chi produce e chi consuma, chi lavora e chi fa lavorare, rinnovando pacificamente, sopra basi di giustizia, l’ordinamento sociale”.

Con queste parole nasceva la rivista La Cooperazione Italiana.

Ad oltre 100 anni dalla sua prima pubblicazione, possiamo affermare che gli auspici dei cooperatori ottocenteschi si sono realizzati. Oggi la cooperazione è una grande forza economica e sociale, che ha saputo crescere ed evolvere non rinunciando ai valori che ne contraddistinsero la nascita.

La rivista “La Cooperazione Italiana” nata a Milano nel 1887, come strumento di informazione per le cooperative associate alla Federazione delle Società Cooperative Italiane, in un primo periodo fu essenzialmente dedicata alla cronaca italiana ed estera sulla cooperazione, col passare degli anni assume sempre più evidenti ambizioni editoriali. Il periodico, fino al 1919, rappresentò unitariamente i diversi percorsi culturali della cooperazione italiana. Nel novembre del 1925 la rivista, in seguito allo scioglimento della Lega delle Cooperative decretato dal prefetto di Milano, interruppe le sue pubblicazioni, per riprenderle regolarmente solo nel 1945 con la ricostituzione della Lega.

La Cooperazione italiana è una fonte preziosa per lo studio della cooperazione, per i ricercatori per i cooperatori, per gli insegnanti, per gli appassionati nonché le persone curiose di conoscere la storia della realtà cooperativa. Gli articoli sono spesso accompagnati da una componente illustrativa: l’ immagine fotografica, i disegni e bozzetti, ed anche numerose inserzioni pubblicitarie d’epoca.

Da queste considerazioni, ulteriormente avvalorate dalla completezza quasi unica nel panorama nazionale della collezione della rivista posseduta dal Centro, ha preso avvio il progetto di costituzione di una banca dati della rivista.

La base dati, realizzata dal Centro in collaborazione con l’IBACN della Regione Emilia-Romagna, è la versione digitale delle annate della rivista Cooperazione Italiana dal 1887 al 1980 includendo così oltre settanta anni di cronache, notizie, realizzazioni, avvenimenti sul movimento cooperativo italiano.

Quest’opera di digitalizzazione, consente un accesso facilitato al periodico, senza difficoltà di lettura per il pubblico, che può autonomamente navigare negli articoli selezionati, procedendo anche alla stampa su carta, favorendo così la conservazione delle pagine originali della rivista. La digitalizzazione del periodico è stata realizzata tenendo conto delle indicazioni suggerite dalla Biblioteca Digitale Italiana per consentire eventuali politiche di integrazione e valorizzazione delle risorse elettroniche italiane.

Fotocoop. La storia cooperativa nelle immagini dell'archivio fotografico di Legacoop Nazionale

La banca dati Fotocoop contiene immagini riferibili al territorio nazionale e internazionale tratte dall'archivio redazionale dell’Editrice Cooperativa. Le immagini digitalizzate corrispondono ad oltre 22.000 stampe per un totale di 38.000 digitalizzazioni fronte/retro, databili dalla fine degli anni Quaranta alla fine degli anni Settanta del ’900.

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La banca dati Fotocoop, che contiene oltre 44.000 digitalizzazioni, propone al visitatore la visualizzazione delle stampe fotografiche dell’archivio iconografico dell’Editrice Cooperativa utilizzate per la redazione delle riviste “La Cooperazione Italiana” e “La posta illustrata”. Le immagini fotografiche sono databili dalla fine degli anni quaranta del ‘900 alla fine degli anni settanta. Gli scatti, realizzati anche da pregevoli agenzie fotografiche internazionali, riguardano scene di lavoro, momenti istituzionali di società cooperative o di organizzazioni di rappresentanza cooperativa sia italiane che straniere, immagini di dirigenti cooperativi e di manifestazioni politiche e sindacali. La raccolta, attraverso lo scorrere delle immagini, testimonia dei profondi cambiamenti storici, economici e di costume che si sono verificati in Italia dal secondo dopoguerra agli anni ’80 del Novecento.

Gli scatti, realizzati anche da pregevoli agenzie fotografiche, riguardano scene di lavoro, momenti istituzionali di società cooperative o di organizzazioni di rappresentanza cooperativa sia italiane che straniere, immagini di dirigenti cooperativi e di manifestazioni politiche e sindacali. La raccolta, attraverso lo scorrere delle immagini, testimonia dei profondi cambiamenti storici, economici e di costume che si sono verificati in Italia dal secondo dopoguerra agli anni ’80 del Novecento.

Museo virtuale della cooperazione

Il museo virtuale non è solo un luogo della memoria dove si trova documentazione sull’articolazione del movimento sul pensiero cooperativo, su storie di vita, sulla legislazione, sui legami con i movimenti cooperativi all’estero, ma è un luogo che guarda al futuro con le sue sale dedicate alla formazione cooperativa e alle modalità per costituire nuove cooperative, ai dibattiti e alla stampa.

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La fioritura della civiltà europea dal Medioevo ad oggi è stata sostenuta dal dispiegarsi di talenti imprenditoriali sempre più creativi e specializzati, che hanno permesso l’aumento della produttività e con essa delle risorse disponibili, della speranza di vita e della diffusione dell’educazione. Cruciale per l’affermarsi dell’imprenditorialità è stata la libertà di intraprendere nuove strade non solo nel campo tecnologico, ma in quello istituzionale e delle forme d’impresa. E’ proprio per merito di questa libertà che a partire dalla prima metà dell’Ottocento si è affermata, tra le altre, la forma di impresa cooperativa. Questa forma di impresa differisce da quella capitalistica in quanto ripone il suo vantaggio comparato nel protagonismo diretto dei soci dell’impresa, che non solo vi lavorano, ma anche la governano.

Si vuole offrire cioè testimonianza della vitalità della forma d’impresa cooperativa nello sviluppo dell’economia e della società italiane a partire dalle origini, ripercorrendone le tappe, rivisitandone le articolazioni ideali e le localizzazioni produttive, con l’obiettivo di trasmettere al visitatore l’entusiasmo e la tenacia che hanno animato generazioni di cooperatori e che ancora oggi muovono centinaia di migliaia di italiani a riconoscere la forma cooperativa come un modo di fare impresa ad un tempo competitivo ed umano.

Il museo virtuale non è solo un luogo della memoria dove si trova documentazione sull’articolazione del movimento sul pensiero cooperativo, su storie di vita, sulla legislazione, sui legami con i movimenti cooperativi all’estero, ma è un luogo che guarda al futuro con le sue sale dedicate alla formazione cooperativa e alle modalità per costituire nuove cooperative, ai dibattiti e alla stampa. E’ anche un luogo non anonimo, dove si può stabilire un dialogo per fornire o ricevere documentazione, in vista di una diffusione capillare della conoscenza della realtà cooperativa italiana. Uno degli obiettivi del museo virtuale è infatti quello di incentivare chi già fa parte del movimento cooperativo a riversarvi la propria memoria attraverso documenti, segnalazioni bibliografiche, stampe, fotografie.

Network. Fonti documentarie sul movimento cooperativo nazionale fino al 1950

Il Network è stato realizzato nel 2000 con un progetto di censimento e mappatura dei luoghi dove sono conservate fonti documentarie sul movimento cooperativo, nell’ambito degli eventi promossi in occasione di “Bologna 2000 capitale europea della cultura”.

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Il Network italiano sulla cooperazione e l’economia sociale è stato realizzato mediante il censimento e la mappatura dei luoghi presso i quali sono conservate fonti documentarie sul movimento cooperativo a livello nazionale. Successivamente i dati censiti sono stati raccolti in Inserisci i termini della ricerca; se selezioni più di un criterio di ricerca, verranno individuate un database consultabile via Internet mediante un motore di ricerca appositamente studiato. soltanto le cooperative che verificano tutti i criteri richiesti. È poossibile attraverso la consultazione del network individuare sul territorio nazionale la presenza di archivi storici cooperativi ed il loro contenuto documentario. Attualmente i dati acquisiti consentono ricerche in 36 province del territorio nazionale.

Titolare

  • Centro Italiano di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia Sociale

Partner

  • Istituto per i Beni Artistici e Naturali della Regione Emilia-Romagna
  • Soprintendenza per i Beni Librari e Documentari
  • Università di Bologna Facoltà di Economia
  • Università di Bologna Facoltà di Lettere e Filosofia

Enti promotori

  • Associazione Generale delle Cooperative Italiane
  • Federazione Regionale Emilia-Romagna
  • Centro Italiano di Documentazione sulla Cooperazione e l'Economia Sociale
  • Confcooperative Emilia Romagna Università degli Studi di Bologna. Facoltà di Economia
  • Università di Bologna Facoltà di Lettere e Filosofia
  • Istituto per i Beni Artistici e Naturali della Regione Emilia-Romagna
  • Soprintendenza per i Beni Librari e Documentari Legacoop Emilia Romagna
  • Soprintendenza Archivistica per l'Emilia Romagna
  • Unione Nazionale Cooperative Italiane Federazione Regionale Bologna

Comitato promotore

Rosaria Campioni, Euride Fregni, Maurizio Gardini, Giuliano Poletti, Enea Mazzoli, Renata Morrese, Graziano Poli, Elena Romagnoli, Angelo Varni, Vera Negri Zamagni.

Caratteristiche del progetto

Lo studio, il progetto, le fonti e le modalità di realizzazione del network sono state definite in un gruppo di lavoro composto da rappresentanti di tutti i partner. Non essendo disponibili strumenti anagrafici per l'individuazione delle cooperative più antiche, il Centro di documentazione, attraverso specifici contatti con le centrali di rappresentanza cooperativa, ha posto le basi per la realizzazione di un’anagrafe nazionale delle cooperative la cui costituzione sia precedente al 1950. Attraverso un contatto diretto con le cooperative individuate, si è provveduto alla compilazione di un questionario informativo sull'esistenza di archivi storici, sulla tipologia dei documenti conservati, sulle modalità stesse di conservazione, ed infine l'individuazione dei luoghi di deposito. I dati raccolti sono affluiti in un database che consente ricerche su tutte le categorie censite.

Banca dati delle cooperative di Bologna e provincia 1883-1987

La banca dati comprende tutte le cooperative costituitesi a Bologna e provincia dal 1883 al 1987. Questa ricerca rappresenta il primo censimento desunto da fonti ufficiali sull'intero movimento cooperativo, sviluppatosi in oltre cent'anni di storia e contiene la descrizione di oltre 6.000 cooperative e consorzi.

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Per ogni unità anagrafica è stata ricostruita la storia, attraverso la segnalazione di: cambi denominazione, fusioni, cessazione di attività.  La consultazione della banca dati consente di dare tempestive risposte a richieste di genealogie cooperative, di liste tematiche e di aggregazioni sia tipologiche che territoriali, delle cooperative sorte a Bologna e Provincia, dalle origini al 1987, anno in cui è terminato il progetto.

Il database2, pubblicato nel 2019, permette la consultazione online del censimento delle 5.877 cooperative costituitesi a Bologna e Provincia dal 1883 al 1987, e contiene la scheda anagrafica di ognuna di esse con l’indicazione di fusioni, cambi di denominazione, cessazione di attività. La consultazione della banca dati permette di ottenere genealogie cooperative, liste tematiche e aggregazioni sia tipologiche che territoriali delle cooperative. Del primo presidente delle cooperative incluse sono riportati i dati anagrafici, compresa la professione.

1:Banca dati delle cooperative di Bologna e provincia 1883-1987, a cura di Anna Gurioli, Elena Romagnoli. Centro Italiano di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia Sociale, 2019.
2: Si tratta del data base online del Repertorio delle cooperative di Bologna e provincia 1883-1987. Alfabetico, cronologico,topografico, tipologico, elenco dei primi presidenti, a cura di Anna Gurioli ed Elena Romagnoli, presentazione di Fabio Fabbri, Bologna, Federcoop di Bologna, 1987.

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