Tre giorni per una città femminista, intersezionale e transculturale
📅 16–18 ottobre 2025 | Bologna
Dal 16 al 18 ottobre torna a Bologna La città delle donne, il festival ideato da Associazione Spostamenti, Open Group e Fondazione Barberini, sotto la direzione artistica di Laura Gramuglia.
Giunta alla sua terza edizione, la rassegna si propone di approfondire un femminile intersezionale e transculturale, capace di andare oltre i confini del pensiero occidentale e di accogliere percorsi di emancipazione nati da biografie e vissuti differenti.
Un laboratorio diffuso di idee e incontri
Per tre giorni, Bologna diventa un laboratorio di pratiche e visioni condivise: talk, workshop, passeggiate, reading, concerti, degustazioni e proiezioni coinvolgono alcuni dei luoghi simbolo della città – Sala Tassinari a Palazzo d’Accursio, la Fondazione Ivano Barberini, il Semm Music Store e Gallery16.
Una rete di spazi che si apre alla cittadinanza per costruire insieme una città più equa, sostenibile e inclusiva.
Figure e temi ispiratori
Il simbolo di quest’anno è Gentile Budrioli, astrologa ed erborista bolognese del Quattrocento, condannata dall’Inquisizione perché donna libera e colta.
La sua storia, riletta attraverso il manifesto d’artista firmato da Shannice Alogoga, diventa emblema di tutte le biografie femminili che chiedono di essere riscoperte e raccontate.
Al centro del programma, la riflessione su intersezionalità e decolonialità: dai contributi di Marie Moise ai workshop promossi con la Fondazione del Monte, fino ai confronti su genere, cittadinanza e diritti con voci come Erika Capasso, Michelle Rivera, Emily Clancy, Rita Ghedini, Anna Rita Cuppini e Rossana Zaccaria.
La giornata in Fondazione Barberini
La giornata di venerdì 17 ottobre è interamente ospitata presso la Fondazione Ivano Barberini (via Mentana 2).
Nel pomeriggio, incontri e dialoghi affrontano il tema della città come spazio condiviso e delle nuove cittadinanze, fino al confronto conclusivo “Il personale è ancora politico”, con Luciana Castellina, giornalista, scrittrice e testimone di un pensiero critico e appassionato, in dialogo con Rossana Zaccaria, presidente di Legacoop Abitanti.
Un momento intenso, che riassume lo spirito stesso del festival: rendere le parole delle donne parte di una storia comune, aperta al futuro.
E poi: musica, cinema e convivialità
Ad accompagnare i tre giorni, eventi off tra musica e visioni, con il dj set Rocket Night Girls curato da Laura Gramuglia, il live dei Border. a Gallery16 e la proiezione del documentario Sulle sue spalle al Cinema Arlecchino, in collaborazione con Biografilm e I Wonder Pictures.
Non mancano momenti conviviali e spazi di socialità, come le degustazioni e il bookshop a cura della Libreria delle donne.
Una rete che costruisce futuro
La città delle donne è realizzata con il contributo di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, e con il sostegno di Camst, Conad, Banca di Bologna, CAR, Legacoop Bologna e UP Day.
Un festival che, anno dopo anno, continua a essere uno spazio di costruzione partecipata e di dialogo tra differenze, perché solo riconoscendo ogni voce la città può davvero dirsi di tutte e di tutti.