Ricerca

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La Fondazione Ivano Barberini ha tra i suoi obiettivi principali il finanziamento e lo sviluppo di l'attività di ricerca scientifica riguardante tutti i temi riguardanti il vasto mondo della cooperazione. A questo scopo, la Fondazione coinvolge attivamente gruppi di ricerca e  ricercatori interessati a sviluppare progetti legati alla cooperazione.

La Fondazione si pone diversi obiettivi nell'ambito della ricerca:

  • coinvolgere il mondo della ricerca nelle sue espressioni di eccellenza nazionali ed internazionali, riproponendo la tematica cooperativa all’attenzione dei ricercatori e rilanciando una stagione di nuovi studi cooperativi;
  • indirizzare e produrre della ricerca sociale a disposizione del Movimento Cooperativo per l’approfondimento delle tematiche di suo interesse;
  • generare momenti di interscambio tra il mondo della ricerca e quello della cooperazione, contribuendo così all’arricchimento delle tematiche generali della ricerca sociale;
  •  rafforzare la presenza dei temi cooperativi nel dibattito pubblico e diffondere, nel mondo cooperativo, la cultura, la storia e i valori su cui la cooperazione fonda la propria presenza nell’economia e nella società;
  • costruire una rete di relazioni e interscambio fondata su più livelli, ricercatori, opinion leaders, dirigenti e soci di cooperative e cittadini;
  • favorire la creazione di una rete di collaborazioni con altri Enti e Istituti di ricerca regionali, nazionali ed internazionali pubblici e/o di emanazione cooperativa.

Le attività portate avanti dalla Fondazione si ispirano e richiamano il pensiero di Ivano Barberini secondo cui le cooperative e il movimento cooperativo non rappresentano unicamente un modo diverso di produrre e distribuire la ricchezza attraverso l’attività d’impresa, bensì un riferimento fondamentale per la costruzione e il rafforzamento della democrazia e dei suoi valori. Alla base dell'attività della Fondazione vi è la credenza secondo la quale l'impresa cooperativa, nell'ottica della Responsabilità Sociale Condivisa, sia in grado di produrre e incentivare il capitale sociale necessario per lo sviluppo del benessere e del capitale territoriale. Secondo questi presupposti sono stati identificati, quindi, alcuni differenti filoni di ricerca che mettono al centro il ruolo e le potenzialità a livello economico e sociale della "impresa cooperativa e dei cooperatori".

Progetti

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della Fondazione Ivano Barberini





    Cooperazione e spazio pubblico

    Spazio pubblico, cittadinanza attiva e cooperative di comunità

    Riflettere come sia possibile, in Europa ed in particolare in Italia, che i cittadini, auto-organizzandosi in forme opportune, e tra queste innanzi tutto le cooperative, possano tornare ad essere responsabili di quelle funzioni che sono state per lungo tempo svolte dalle Amministrazioni pubbliche (servizi sociali e sanitari, educativi, servizi locali.. gestione di beni comuni). Una opzione, quella dell’autorganizzazione e della cittadinanza attiva, che lungi dal volere demolire lo stato sociale, punta a renderlo più sostenibile attraverso la responsabilizzazione dei cittadini-utenti. In questo contesto trovano una collocazione ideale Mutue, cooperative di utenti, cooperative di comunità.

    Auto-organizzazione dei nuovi ceti

    I bisogni delle persone cambiano, e cambia anche il modo di lavorare. Mondi solo apparentemente distanti, come la cooperazione e la nuova galassia dei fab lab e dei coworking, si incontrano con rappresentanti delle istituzioni e del mondo economico e sociale per discutere e ragionare su dinamiche che stanno cambiando la vita dei lavoratori della conoscenza, ma anche dei maker, dei professionisti, dei tecnici di vari settori: motivazioni e spinte ideali, finanziamento delle startup, previdenza e aspetti legali.

    Conad

    Coworking
    Si stanno presentando sul mercato del lavoro un numero crescente di lavoratori a cui è offerta una occupazione precaria o che hanno fatto proprie opzioni lavorative non inquadrabili nella tradizionale organizzazione del lavoro. Sono aree che potremmo definire nuovi ceti, che non hanno riferimenti organizzativi analoghi a quelli del lavoro dipendente: un mondo ancora poco considerato dalla cooperazione. Sono aree sociali dove, invece, la cooperazione è percepita come un possibile aggregatore ed organizzatore di interessi.
    La ricerca è stata presentata il 27 Maggio 2014 presso Working Capital a Bologna:

    Rassegna Stampa

    Contenuti audio/video

    Registrazione streaming evento Euricse a Bologna “La sharing economy nel design dei servizi e nella governance cooperativa” del 6/3/14.

    • Elisa Badiali presenta i primi risultati della ricerca sul coworking. VIDEO

    Registrazione video in streaming dell’evento nel Coworking di Milano Login “Giveback.La città in Condivisione” 26/2/14.

    • Elisa Badiali presenta la ricerca su coworking (da minuto 39:48). VIDEO

    Registrazione streaming evento “Work together, right now. Coworking, cooperazione, creatività a confronto su nuovi modi di lavorare ” - Bologna 27/5/14. La Fondazione Ivano Barberini presentava i primi risultati della prima ricerca nazionale sul fenomeno dei coworking


    Identità cooperativa

    É una identità in divenire quella della cooperazione. Si tratta di mettere a confronto quanto è presente in giro per il mondo, partendo dalle storie d’impresa e di territori ad alta densità cooperativa per estrarne gli elementi che consentano un arricchimento teorico ed una diffusione di buone pratiche.

    Mutualità

    Il termine mutualità, riferito alle cooperative, non è compreso nei valori e ei principi della dichiarazione di identità cooperativa approvata dall’ ICA ( International Cooperative Alliance). E’, per altro, un termine non usato se non nel mondo cooperativo del sud europa . In Italia, in particolare, ed in alcuni settori sembra esaurire in se il concetto di identità cooperativa. Si intende, essenzialmente, come il rapporto esistente tra cooperativa e socio : lavoro, supporto ad imprenditori, utenza. Molte evidenze e la stessa Costituzione italiana portano a ritenere che la mutualità così come è stata descritta sia del tutto insufficiente a definire il fenomeno cooperativo e che occorra una riflessione aggiornata sull’argomento.

    Quaderni:

    I Quaderni sulla mutualità sono il frutto di una discussione aperta in un gruppo interdisciplinare (storici, giuristi, economisti, sociologi) organizzato dalla Fondazione Barberini su di un tema che è stato lasciato per molto tempo sullo sfondo ed interpretato, per lo più, in chiave ragionieristica. I Quaderni sulla mutualità costituiranno una base documentata per una discussione approfondita in chiave strutturale.

     

    Storie di cooperatori

    La nascita e la crescita del fenomeno cooperativo è legata alla capacità di “produrre coalizioni” che alcune donne ed alcuni uomini hanno saputo mettere in campo in epoche diverse. Persone dotate di carisma, di capacità organizzative e di visione che si sono messe a disposizione o erano parte integrante delle “classi sociali” nelle quali promuovere l’esperienza cooperativa. Le loro biografie sono sia quelle di protagonisti di primo piano nel movimento cooperativo sia quelle di decine di migliaia di persone che hanno condiviso e promosso cooperative in tutti i settori ed in tutti i luoghi del pianeta. Alcuni cooperatori hanno segnato la vita dell’organizzazione ed a questi sono dedicate alcune monografie.

    Colloquio internazionale

    Colloquio internazionale

    La Fondazione Barberini ha organizzato, in collaborazione con l'Università Bocconi ed in particolare con il prof. Franco Amatori, con il coordinamento della prof.ssa Patrizia Battilani dell'Università di Bologna e del prof. Harm Schroeter dell'Università di Bergen., un Colloquio internazionale.

    Attraverso gli strumenti della business history sono stati analizzati i nodi cruciali dello sviluppo, dei successi e dei fallimenti della cooperazione a livello internazionale dal dopoguerra ad oggi.

    A seguito del Colloquio è stato pubblicato il volume "Un'impresa speciale: il movimento cooperativo dal secondo dopoguerra ad oggi" a cura di Patrizia Battilani e Harm Schroeter, nell'edizione in inglese della Cambidge Press e in quella italiana della Il Mulino- Collana Centro di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia sociale.

    Seminario su "L'impegno dei lavoratori nell'impresa cooperativa ed il confronto con l'impresa capitalistica"

    Il seminario è stato organizzato d’intesa con le Associazioni nazionali delle cooperative  dei Servizi, delle Sociali e della Produzione e Lavoro.
    Avrà come base i lavori condotti dal Prof. Marcello Messori ed il Dott. Michele Alessandrini  svolti attraverso una borsa di ricerca biennale data alla LUISS dalla Fondazione Ivano Barberini e pubblicati nei “Quaderni della Fondazione Ivano Barberini”.
    I due autori hanno sviluppato idee e modelli riattivando una riflessione teorica ed empirica da tempo rarefatta.
    In grande sintesi il confronto tra le due tipologie d’impresa è molto interessante perché recupera, anche attraverso l’uso di modelli matematici, l’idea che la partecipazione e l’autogestione nella cooperativa di lavoro non abbia un connotato ideologico, ma economico e di sviluppo della produttività.
    Il lavoro dimostra, infatti, che a parità di condizioni di finanziamento e di tecnologia con le imprese di capitali, le cooperative hanno (o possono avere) migliori performance di queste ultime.
    E proprio su questo “possono avere”, per le implicazioni che ne conseguono, che dovrà svilupparsi il dibattito nel corso del seminario ed in altri momenti successivi.

    A nostro parere è un tema cardine per la sopravvivenza della cooperazione di lavoro,  che va affrontato con la profondità che l’argomento richiede.
    La presentazione dei lavori non prevederà l’esposizione dei modelli matematici utilizzati.

     

    Per una teoria politica della cooperazione

    Alle h. 16.30 di giovedì 14 Febbraio si terrà, presso l'università di scienze politiche di Bologna, il convegno "Per una teoria politica della Cooperazione" organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali in collaborazione con la Fondazione Ivano Barberini
    Intervengono: la Prof.ssa Patrizia Battilani ; il Prof. Vando Borghi; il Dott. Carlo De Maria; il Dott. Michele Filippini & introduce il Prof. Maurizio Ricciardi


    Democrazia economica nell'impresa cooperativa

    Partecipazione, lavoro e democrazia economica nell'impresa cooperativa

    L’impresa cooperativa marca la sua differenza rispetto all’impresa di capitale per la destinazione del surplus . Questo dato, proprio della prassi oltre che della teoria economica trova la sua derivazione più concreta dall’esercizio della democrazia nell’impresa. La ricchezza delle cooperative è ricchezza sociale, interna e del territorio di insediamento derivata dalla prassi della partecipazione e dell’autogestione. La democrazia nell'impresa cooperativa ha poi il lavoro come focus, non solo l’accumulazione e la distribuzione del surplus. La partecipazione dei lavoratori, pertanto è un formidabile campo di sperimentazione per coniugare efficienza a processi decisionali democratici. Queste potenzialità vanno verificate continuamente per intervenire  laddove con vi sia correlazione tra partecipazione e produttività.

    La partecipazione dei lavoratori in cooperativa
    Sono stati inseriti, e sono liberamente scaricabili, il Quaderno sulla partecipazione dei lavoratori in cooperativa, stilato da Carlo dell'Aringa, Mario Ricciardi e Carlo Marignani, insieme alla Fondazione di ricerca "Istituto Carlo Cattaneo", e il Documento sulla "Partecipazione in cooperativa. Istruzioni per l'uso", a cura di Francesca Zarri (Ancpl) ed Elisa Badiali (Fondazione Ivano Barberini).

    Di seguito il programma di ricerca dedicato ai temi della partecipazione dei lavoratori e alla democrazia economica nelle cooperative e nelle imprese generate da cooperative. La ricerca vede il prof. Carlo Dell'Aringa (Università Cattolica di Milano) e il prof. Mario Ricciardi (Università di Bologna) come responsabili.

    Finanza e governance nelle cooperative

    Questo filone di ricerca è legato alle grandi trasformazioni organizzative e societarie che i gruppi cooperativi principale, ma non solo, stanno portando avanti per  competere. E’ ai pericoli di de-mutualizzazione che viene dedicata la più grande attenzione, considerando questa eventualità come un rischio insito nei processi di forte crescita endogena. Come crescere senza perdere l’anima è la sfida più importante per la cooperazione nei prossimi decenni.

    Seminario su "L'impegno dei lavoratori nell'impresa cooperativa ed il confronto con l'impresa capitalistica"

    Il seminario è stato organizzato d’intesa con le Associazioni nazionali delle cooperative  dei Servizi, delle Sociali e della Produzione e Lavoro. Avrà come base i lavori condotti dal Prof. Marcello Messori ed il Dott. Michele Alessandrini  svolti attraverso una borsa di ricerca biennale data alla LUISS dalla Fondazione Ivano Barberini e pubblicati nei “Quaderni della Fondazione Ivano Barberini”.
    I due autori hanno sviluppato idee e modelli riattivando una riflessione teorica ed empirica da tempo rarefatta.
    In grande sintesi il confronto tra le due tipologie d’impresa è molto interessante perché recupera, anche attraverso l’uso di modelli matematici, l’idea che la partecipazione e l’autogestione nella cooperativa di lavoro non abbia un connotato ideologico, ma economico e di sviluppo della produttività.
    Il lavoro dimostra, infatti, che a parità di condizioni di finanziamento e di tecnologia con le imprese di capitali, le cooperative hanno (o possono avere) migliori performance di queste ultime.
    E proprio su questo “possono avere”, per le implicazioni che ne conseguono, che dovrà svilupparsi il dibattito nel corso del seminario ed in altri momenti successivi.

    A nostro parere è un tema cardine per la sopravvivenza della cooperazione di lavoro,  che va affrontato con la profondità che l’argomento richiede.
    La presentazione dei lavori non prevederà l’esposizione dei modelli matematici utilizzati.

     

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