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Immagina la sala convegni della Fondazione Barberini come un’astronave per viaggiare nel tempo tra memoria e immaginazione. Che diventa una scuola di “educazione accidentale” autogestita: una sorta di ibrido tra Centro Sociale, FabLab e Casa del Popolo.
Immagina generazioni diverse di cittadinanza attiva “ammalati” di comunanza, che condividono saperi e passioni, bisogni, interessi e desideri. E che giorno dopo giorno si riconoscono a vicenda un po’ di più, per evolvere insieme, da persone isolate a piccola comunità di interessi e poi a comunità di scopo per approdare infine a comunità di pratica dove convivialità e amicizia allargano le rispettive zone di comfort.
Generazioni diverse che si scambiano visioni e attitudini senza l’ossessione dell’utilità e dell’efficienza, senza lo spirito filantropico del “fare per” qualcuno o qualcosa, ma con quell’approccio mutualistico che esalta il “fare con” e l’aiuto reciproco: mettendo in campo sia la forza che la fragilità di ognun*.
Per dare vita a un luogo di prossimità generativo e che produce felicità attraverso un fare operoso che non è lavoro dissipante, ma puro diletto che, al contrario, rigenera energia.
Questa è la Visione di TRANSI≠IONI : realizzarla o cambiarla dipende anche da te.
Ma prima di tutto ciò è indispensabile imparare a Re-Innamorarsi del Futuro. Ed è proprio ciò che faremo ispirati da Rob Hopkins in un laboratorio che ci farà viaggiare nel tempo, per ridare prospettiva lunga al nostro futuro. In un viaggio energizzante e memorabile!
Rob Hopkins è un attivista e scrittore inglese su questioni ambientali noto soprattutto per essere il fondatore e figura di spicco del movimento delle Transition Towns, da lui avviato nel 2005 e diffusosi poi in 50 paesi nel mondo. Hopkins è autore di 6 libri su ambientalismo e attivismo tradotti in molte lingue (compreso l’italiano), TED talker, facilitatore e instancabile attivista nella città di Totnes (Devon Uk) che fu anche la prima Transition Town nel mondo.