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Un nuovo libro per ripensare il futuro: Umanesimo Economico di Piero Formica

Un nuovo libro per ripensare il futuro: Umanesimo Economico di Piero Formica

Siamo lieti di annunciare l’uscita del libro Umanesimo Economico. Un'utopia imperfetta dove l’Homo Solidalis atterra, il nuovo libro di Piero...
Al lavoro!

Al lavoro!

Dal 1° al 18 maggio il Dumbo a Bologna (via Casarini 19) ospita la mostra multimediale “Al Lavoro” per stimolare...
Summer school di Governance Avanzata (Sociocrazia 3.0)

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Ciclo Gratuito di incontri per chi pensa ci sia ancora spazio per decisioni condivise 30/31 Maggio e 1° giugno -...
5 maggio – Diversi equivalenti

5 maggio – Diversi equivalenti

Esercizi di vastità e di diversità A cura di Alessandro Bergonzoni e Vito Minoia   Lunedì 5 Maggio 2025, dalle...
13 maggio – L’Agenda Onu 2030 funziona?

13 maggio – L’Agenda Onu 2030 funziona?

Stress test in una logica sistemica delle famose 17 caselle martedì 13 maggio 2025 dalle ore 16 alle ore 19...
15 aprile – Spazio al desiderio

15 aprile – Spazio al desiderio

Per coltivare aspirazioni comuni e realizzare trasformazioni condivise. Martedì 15 aprile 2025, dalle ore 10.00 alle ore 17.30 Sala Convegni...

La Fondazione ha uno sguardo bifronte. Come un Giano, guarda al passato e al futuro: alla memoria e all’immaginazione. Pensiamo che oggi sia indispensabile questo andirivieni, per scongiurare un doppio pericolo: l’iconoclastia della cancel culture e l’idolatria del “non c’e’ alternativa”.

Immaginazione

C’è una frase di Einstein che ci sta a cuore: “L’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l’immaginazione abbraccia il mondo, stimolando il progresso, facendo nascere l’evoluzione.” Il movimento cooperativo nella sua ultracentenaria storia, ha saputo immaginare l’inedito. Pensiamo possa e debba ancora farlo attraverso la ricerca, l’apprendimento,  la diffusione del sapere e il fare cooperativo.

Memoria

Raccogliamo tracce del fare operoso della cooperazione. Tracce a cui togliere polvere e che possano alimentare le sfide future del fare cooperativo. Tracce da “sbloccare” per farle diventare “attivatori” di memoria e nuove traiettorie inscritte nella contemporaneità. Ecco che un documento del passato, una fotografia, una figura storica, una testimonianza audio possono diventare motivo di narrazione da arricchire con un severo inquadramento storico. Perché lo sappiamo: storia e memoria non coincidono mai.

C’è mondo oltre il nostro perimetro e quello dei nostri soci. Un mondo con cui vogliamo conversare perché pensiamo sia finito il tempo dell’autosufficienza. Gli Amici della Fondazione sono questo mondo vasto, che va dalle reti lunghe dell’Alleanza internazionale delle Cooperative a quelle di prossimità dei territori che attraversiamo. Reti di istituzioni e reti di persone.

Soci

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